Le poesie di Franco

 

 

 

"Il mare, l'attesa, i sogni"

 

Seduto sul muretto che costeggia la spiaggia,

ti sto aspettando.

A quest'ora della sera solo poche persone

raccolgono l'arrivederci del tramonto

ormai quasi completo.

Il cielo passa rapidamente

dal rosso fuoco ad un più tenue arancione.

Fra poco le prime stelle,

accese dal buio ormai vicino,

si affacceranno, curiose, sul mare calmo

e daranno il benvenuto a coloro che

della notte faranno il loro mondo.

Il cullare della risacca sulla riva,

lento come il cadere sinuoso delle foglie in autunno,

non riesce a distogliermi dal pensare a te.

La brezza mi porta il profumo del mare.

Ma tu, ancora, non arrivi.

E' quasi l'alba ormai,

e quelle stesse stelle che la notte aveva acceso,

sono ora solo pallidi puntini

che svaniscono piano piano,

come le orme dei miei passi sulla sabbia.

Ritorno a casa.

Dicevi "prendi i nostri sogni con te"

Forse la prossima notte

i miei sogni non saranno uguali ai tuoi.

 

 

 

"Colle"

 

Sorretta come da mano amica,

pigramente abbandonata,

si erge Colle, borgo di pace e antica saggezza.

Le sue vecchie case

che sembrano legate da un filo invisibile,

sono segnate da vetusta storia.

Scorre ai suoi piedi la via Flaminia,

nastro d'asfalto carico d'anni e di passaggi.

Sembra, Colle, un quadro appeso al cielo,

dipinto con tenui colori, che mollemente

si crogiola ai bagliori del tiepido sole primaverile.

I suoi pochi e stretti vicoli lo percorrono timorosamente

e sono fruscii le parole e i silenzi della sua gente.

Imbiancata dalla neve sembra galleggiare,

come nuvola lieve nell'azzurro del cielo.

La notte la protegge con le sue stelle,

che fanno a gara nel brillare,

da occhi avidi che i suoi segreti vorrebbero rubare.

Non ha moderno, né grattacieli,

e le colline coprono come veli

la sua fiera dignità.

 

 

"Lontano"

Il mio pensiero vola lontano,

verso cose perdute da tempo.

Piange, ride, e poi rivola,

verso lacrime già versate.

Sente ciò che io non odo,

vede ciò che per me è buio,

capisce ciò che non conosco,

toglie ciò che mi tormenta.

 

 

 

"Sentimento"

 

Se ciò che scrivi è quello che senti dentro di te,

due righe bastano per accogliere i tuoi pensieri.

Altrimenti nemmeno mille fogli avranno tanto spazio.

 

"La ragione del cuore"

 

Se dell'arme dell'amore tutte le arti sai,

e dell'alme tua ogni sospir conosci,

demanda al tuo cuor pene e gioie,

e alla mente tua non domandar mai.

Se ad un bacio donato hai

tutta la passione tua,

ai sogni e alle speranze i tuoi domani affida.

Cavalcar puoi, con coraggio,

ciò che la vita ti offre ancor,

e non prendere, per ingannevole miraggio,

quel ricordo nascosto, che porti in cuor.

Se di quel sentimento l'approdo vorrai,

non gettar l'ancora prima del dovuto,

calmar quel periglioso mar tu dovrai,

e da quel faro d'amor avrai il benvenuto.

Agli astri lucenti, che da millenni

della notte i padroni sono,

affida il fuoco che dentro te arde,

e all'arcobaleno iridato

dona i sorrisi degli occhi tuoi.

Non far contare più i pensieri

e dalle scorie del passato libera la mente,

corri impavida a goder di questi momenti

che ritornar non potrebbero mai.

Gettarli via è da stolti, da incoscienti,

e per tutta la vita rimpiangerli dovrai,

per cui alla ragion ascolto non dare

e libera nel tuo amor felice vai.

 

 

"Stelle cadenti"

 

Ci perdevamo nei tramonti della sera,

lasciando che il vento giocasse con i nostri capelli.

I baci erano l'essenza dell'anima,

e l'azzurro il colore del nostro amore.

Quanta luce in noi quella sera.

E' un mare in tempesta, ora, il nostro amore

e granelli di sabbia i nostri pensieri,

le parole cadono nel vuoto,

come foglie d'autunno ad ogni soffio

e i nostri sogni, ormai,

rami spezzati di un albero senza vita.

Quanta stupidità in noi questa sera.

Questo amore, nato da una carezza,

da un sorriso, da un tenero bacio,

non può finire nell'indifferenza

di sguardi delusi da ingannevoli miraggi,

da sorrisi dipinti su volti ormai senza emozioni,

con lacrime asciutte che non hanno il coraggio di cadere,

mentre facciamo finta che tutto sia come prima,

che tutto vada bene.

Di quanta ipocrisia siamo capaci noi.

Almeno ora, mentre ci tormentiamo

nervosamente le mani senza guardarci,

almeno ora troviamo la forza

per dirci addio in modo sincero, sereno.

Quanta insicurezza adesso è in noi!

 

 

 

"Dolore"

 

Un amore deluso, tradito. umiliato

è come una lunga, polverosa strada bianca,

cosparsa di pietre aguzze

e stretta fra rovi pungenti.

Non feriscono solo le tue carni,

non lacerano solo le tue vesti,

ma uccidono la tua anima e la tua mente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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