"Tramonto di un amore"
Inverno.
Alberi spogli, rami secchi, spettri notturni,
al chiarore di una luna appena velata,
insonni come le mie notti.
Non riesco a riempire il vuoto dei miei pensieri,
fantasmi anch'essi di una mente svogliata, stanca.
Ritorno al ricordo di un viale di tigli,
stordenti con il profumo dei loro piccoli fiori,
ad una piazza inondata di sole,
in una splendida giornata di una maggio incantevole.
Lì ho incontrato lei.
I pigri rintocchi delle campane, sul finire del giorno,
cullavano quel sogno appena nato,
mentre piano piano il cielo sereno
si stava tingendo del blu profondo della notte.
Ricordi, soltanto ricordi.
Ora, disteso sul letto, mi volto e cerco lei,
ma la mia mano incontra solo un cuscino vuoto,
pervaso ancora del suo profumo.
L'alba di quel giovane amore
si è dissolta come le foschie mattutine,
ai primi caldi raggi del sole.
Ed ora il vagare, fra speranze e illusioni,
mi rende incerto,
inutile.
"Aridità e speranza"
Pagine bianche, vuote,
che non ricordano più lo scorrere lieve
di una penna pensante.
Uomini che rimpiangono le lacrime,
sofferte per un amore vero, perduto.
Madri, spose, che attendono invano
il ritorno di affetti uccisi da una guerra idiota,
in una parte del mondo a loro sconosciuta.
Televisioni, male moderno,
che gracchiano parole senza senso
e
riempiono, ogni giorno,
di rumori stridenti, distratti ascoltatori.
Deserti dimentichi ormai da mesi
di vitali piogge ristoratrici.
Il cielo, il mare, la terra stessa,
hanno mutato il loro modo di esistere.
Animali, piante, fiori in estinzione perenne,
come i nostri pensieri che sbandano impazziti,
come alito su asfalti viscidi, ingannevoli.
Sogni infranti, brucianti,
speranze spente nei giovani da infami realtà,
regalate a piene mani da un mondo assurdo,
spietato, comandato dalla stupidità di coloro
che sanno solo esprimersi in "bla blo bla".
Veramente siamo ridotti così,
ad accettare, senza reagire,
questo giogo senza futuro?
Voglio ribellarmi.
Non farò finta di non vedere, di non sentire.
Proverò, con tutte le mie forze,
a
poter cambiare qualcosa.
Forse è l'ultimo sogno, l'ultima utopia,
può darsi però che il mio piccolo mondo
avrà la speranza di vivere in quella stella
che ogni sera mi guarda
tra miliardi di luccichii.
|